Per riuscire a gestire le scorte di magazzino in modo efficiente è necessario fare scelte strategiche ogni giorno: sulla rotazione dei prodotti, sulla velocità di evasione, sulla qualità garantita al cliente finale. È una questione di equilibrio tra regole operative, vincoli fisici e obiettivi aziendali.
Per mantenere questo equilibrio, molte aziende si affidano a logiche di movimentazione codificate: FIFO (First In, First Out), FEFO (First Expired, First Out) e LIFO (Last In, First Out). Ognuna ha le sue caratteristiche, i suoi vantaggi e le sue condizioni ideali di applicazione. La chiave per adottarle al meglio? Saperle configurare nel modo giusto, in base al tipo di prodotto e al flusso del magazzino.
Per approfondire il tema, abbiamo parlato con Riccardo De Pra, Software Developer di Stesi, che ci ha guidato attraverso i principi, i vantaggi e le applicazioni pratiche di queste tre logiche di movimentazione.
Cosa si intende per logiche di movimentazione e gestione del magazzino
Nel magazzino, decidere quale prodotto deve uscire per primo non è mai una scelta casuale. Dipende dal tipo di merce, dalla sua destinazione, da come è organizzato lo spazio e dalle priorità dell’azienda.
Per gestire tutto questo in modo ordinato ed efficiente, esistono diverse logiche di gestione e movimentazione del magazzino e tra queste le più note sono certamente FIFO, FEFO e LIFO.
Ciascuna di queste logiche si basa su una regola diversa (la data di entrata, la scadenza o l’arrivo più recente) ma l’obiettivo è sempre lo stesso: far girare correttamente le scorte, limitare gli sprechi e mantenere fluida l’operatività.
Nella realtà, però, queste logiche non funzionano come regole fisse e rigide. “Sono strumenti configurabili, che si adattano alle esigenze specifiche del cliente: si possono assegnare per singola categoria merceologica, per zona di magazzino, o anche combinarle tra loro” racconta Riccardo. È proprio questa flessibilità che rende il loro utilizzo davvero strategico.
E che ruolo ha il WMS nell’implementazione di queste logiche?
Un sistema WMS permette di gestire tutto questo in modo automatico. È il sistema, insomma, a rendere applicabili le regole stabilite per liberare l’operatore dalla necessità di intervenire o valutare caso per caso.
“L’obiettivo è proprio togliere questa operazione discrezionale dalle responsabilità dell’operatore” spiega Riccardo. “Il WMS conosce ogni dettaglio del magazzino – dalle scorte alle ubicazioni, fino allo storico delle spedizioni – e questo permette di ottimizzare il picking, aumentare le spedizioni e migliorare in modo concreto l’efficienza dell’azienda.”
FIFO – First In, First Out
La logica FIFO, acronimo di First In, First Out, si basa su un principio semplice quanto efficace: il primo pallet che entra in magazzino è anche il primo a uscire. È una logica cronologica, che rispetta l’ordine di arrivo della merce e garantisce una rotazione ordinata e prevedibile delle scorte.
Questo metodo di gestione e movimentazione è particolarmente utile in tutti quei contesti in cui i prodotti hanno una vita utile limitata e non possono restare troppo a lungo in giacenza.
Pro e contro della logica FIFO
Uno dei punti di forza del FIFO è la sua chiarezza operativa. Stabilire che il primo pallet entrato sia anche il primo a uscire aiuta a costruire un flusso ordinato, semplice da comprendere e da seguire. È una logica che mette ordine, sia nei movimenti del magazzino che nel lavoro quotidiano degli operatori.
Ma l’aspetto forse più interessante riguarda la tracciabilità. “Con il FIFO si ha sempre una visione chiara di cosa è entrato, quando è entrato e quando deve uscire” spiega Riccardo. “Questo permette di avere sotto controllo l’intero ciclo di vita del lotto”. Un vantaggio concreto in termini di controllo e sicurezza, soprattutto quando si gestiscono prodotti deperibili o soggetti a vincoli normativi.
Perché la logica FIFO si possa applicare al meglio, però, c’è bisogno di alcune condizioni. Non tutti i layout di magazzino lo rendono facilmente applicabile. Se lo spazio è ristretto, o se le scaffalature non permettono l’accesso facilitato ai pallet più vecchi, seguire l’ordine di ingresso della merce può diventare più complicato e impattare sulla rapidità delle operazioni. “Il FIFO funziona molto bene in ambienti dove il layout è pensato per supportarlo”, spiega Riccardo, “con magazzini ordinati, scaffali passanti o stive organizzate per date di ingresso”.
Quando ha senso utilizzare la logica FIFO
I pro dell’adozione della logica FIFO rendono evidente che a trarne maggior vantaggio sono settori come l’alimentare, il farmaceutico o l’elettronica, dove il fattore tempo è cruciale. In tutti questi casi, garantire che i prodotti vengano movimentati nel giusto ordine aiuta infatti a preservarne la qualità, a rispettare le normative e a contenere gli sprechi.
FEFO – First Expired, First Out
La logica FEFO, First Expired, First Out, si basa sulla data di scadenza del prodotto. A differenza del FIFO, il FEFO punta a movimentare per primi i lotti che scadranno prima, indipendentemente da quando sono stati stoccati.
È una logica pensata per gestire al meglio le merci deperibili o qualsiasi articolo con una shelf life definita. In breve, ogni quavolta l’importante non è quando è arrivato il prodotto, ma quanto tempo resta per poterlo utilizzare o vendere.
Pro e contro della logica FEFO
Il principale vantaggio del FEFO è la sua precisione nel gestire le merci deperibili. Stabilire la priorità in base alla data di scadenza consente di ridurre al minimo gli sprechi, evitare resi e garantire che al cliente finale arrivi sempre un prodotto integro, utilizzabile e conforme.
Questa logica si rivela utile quando i tempi di permanenza in magazzino sono variabili o quando, per motivi produttivi o logistici, un lotto entrato per ultimo potrebbe dover uscire prima.
Naturalmente però, per applicare la logica FEFO servono condizioni ben precise: è fondamentale che le date di scadenza siano sempre tracciabili, e che gli operatori abbiano gli strumenti per leggere, riconoscere e validare i lotti in ogni fase. In mancanza di un sistema che automatizza il flusso, il rischio di errore umano cresce, e con esso anche la complessità operativa.
Quando ha senso utilizzare la logica FEFO
Il FEFO è la scelta perfetta quando la gestione delle scorte deve rispondere a un principio chiaro: evitare che qualcosa scada prima di essere distribuito. È per questo che trova la sua applicazione ideale nei settori dell’agroalimentare, del farmaceutico e della cosmesi, dove le normative sono stringenti e la tracciabilità è un requisito imprescindibile.
Non a caso, tra i clienti Stesi che hanno scelto di implementare la logica FEFO ci sono aziende come Molino Pordenone e Alce Nero. La prima specializzata nella produzione di farine per uso professionale, la seconda nota per il suo ampio catalogo di sughi, paste e altri elementi confezionati. In entrambi i casi, data la necessità di garantire la freschezza dei prodotti, la logica implementata nel WMS è stata proprio quella FEFO, basata sulla data di scadenza, con l’aggiunta di un’ulteriore regola da seguire: evitare di inviare ai clienti lotti con scadenza anteriore a quelli già inviati in precedenza.
LIFO – Last In, First Out
La logica LIFO, acronimo di Last In, First Out, prevede che l’ultimo pallet entrato in magazzino sia anche il primo a uscire. È un approccio che può sembrare controintuitivo rispetto alle classiche rotazioni, ma che in alcuni contesti risponde perfettamente alle esigenze operative.
È il caso di magazzini che lavorano con materiali non soggetti a scadenza o che non richiedono una rotazione cronologica rigorosa. In questi casi, privilegiare l’accesso ai pallet più recenti rende possibile ottimizzare gli spazi, ridurre i tempi di picking e semplificare i movimenti.
Pro e contro della logica LIFO
Il principale vantaggio del LIFO sta nella semplicità operativa. Se il magazzino è strutturato in modo da consentire l’accesso solo dalla parte frontale della scaffalatura, movimentare il pallet più recente è spesso la soluzione più rapida. È un approccio che riduce le manovre, accelera il picking e ottimizza l’uso degli spazi, soprattutto quando si lavora in altezza o con stive verticali.
“È una logica molto pratica nei magazzini in cui l’obiettivo è la velocità,” spiega Riccardo. “Si evita di spostare pallet inutilmente e si lavora in modo più fluido.”
Di contro, il LIFO non garantisce una rotazione ordinata delle scorte. Questo significa che non è adatto per i prodotti soggetti a scadenza o per quelli in cui è necessario mantenere sotto controllo la data di ingresso. A lungo andare, il rischio è che alcuni pallet restino troppo tempo in fondo alla scaffalatura, con conseguenze sulla qualità o sull’obsolescenza della merce.
Quando ha senso utilizzare la logica LIFO
LIFO è una scelta efficace quando si gestiscono materiali non deperibili o beni ad alta rotazione. È il caso, ad esempio, dei magazzini che trattano materie prime industriali, minuterie metalliche, imballaggi o ricambi tecnici, in cui la priorità è velocizzare i flussi.
Non a caso, è la logica prediletta da quei magazzini in cui si movimentano volumi elevati e il picking deve avvenire rapidamente, senza vincoli legati alla data di ingresso.
Quando le logiche si combinano
Nella pratica quotidiana, difficilmente un magazzino si affida a una sola logica di movimentazione. Sono moltissime, infatti, le aziende che lavorano con prodotti diversi, priorità diverse e spazi organizzati in modo flessibile. Per questo, spesso le logiche vengono combinati in modo strategico, in base alla natura della merce e alla configurazione del magazzino.
Si può usare il FEFO per i freschi, per garantire il rispetto delle scadenze; il FIFO per i prodotti secchi o confezionati, per assicurare una rotazione ordinata; e il LIFO per gli imballaggi, le materie prime non deperibili o i materiali a bassa priorità, dove conta più la rapidità operativa che la cronologia d’ingresso.
“Un WMS ben configurato permette di gestire tutto questo senza confusione,” chiarisce Riccardo. “Ogni logica può essere applicata a livello di articolo, di ubicazione o di processo, e il sistema guida l’operatore nella scelta corretta.”
Un esempio concreto arriva da ALPLA, azienda cliente Stesi attiva nella produzione di imballaggi in plastica. In questo caso, il magazzino è stato configurato per seguire una logica FIFO a livello gestionale, così da garantire la tracciabilità dei lotti e il rispetto della rotazione delle scorte. Allo stesso tempo, però, il sistema applica una logica LIFO a livello operativo, per rendere più fluido il lavoro degli operatori e velocizzare il picking. Il risultato? La cosiddetta logica “near FIFO” che in ALPLA risponde anche a precisi vincoli di magazzino, con stive accessibili solo da un lato che rendono necessario movimentare per prima i pallet meno vecchi.
È il WMS a rendere possibile questa doppia logica: identifica la stiva giusta, assegna il lotto corretto e consente agli operatori di muoversi in modo efficiente, anche se il pallet prelevato non è il più vecchio fisicamente presente in magazzino.
Il risultato? Un flusso ottimizzato, una rotazione coerente e un controllo totale sull’intero processo.
FIFO, FEFO e LIFO: l’importanza di scegliere la logica più adatta
Scegliere tra FIFO, FEFO e LIFO non è mai una decisione teorica: dipende dal tipo di prodotto, dalla struttura del magazzino e dagli obiettivi aziendali. La vera differenza, in questi casi, la fa la capacità di configurare ogni logica nel modo giusto, integrandola nei flussi e nelle priorità operative.
Il WMS è lo strumento che, quando ben progettato, permette di applicare regole diverse a seconda della merce, delle ubicazioni o delle fasi del processo, guidando gli operatori nelle scelte quotidiane e riducendo al minimo margini di errore e inefficienze.
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FAQ
Posso usare più logiche nello stesso magazzino?
Sì. È anzi una pratica molto comune, soprattutto nei magazzini complessi o multisettore. Un WMS permette di applicare logiche diverse in base al tipo di prodotto, all’area del magazzino o alla fase del processo.
Il WMS sceglie la logica o la imposta l’azienda?
La logica viene sempre definita dall’azienda in fase di configurazione. Il WMS applica le regole stabilite, garantendo coerenza nelle operazioni quotidiane e supportando gli operatori nelle scelte di picking e stoccaggio.
Esistono altri metodi oltre a FIFO, FEFO e LIFO?
Sì. Esistono logiche meno diffuse come LEFO (Lowest Expiry, First Out) o HIFO (Highest In, First Out), usate in contesti specifici. Inoltre, molte aziende scelgono di definire regole personalizzate basate su criteri interni, come la destinazione della merce, il valore economico o la priorità cliente.